mercoledì 4 ottobre 2017

La strada di accesso

 La via di accesso al piccolo borgo termina nella piccola piazzetta che funge da parcheggio. La strada di terra e ghiaia fu costruita negli anni '60 sulla vecchia mulattiera che dalla via Panoramica portava al borgo. Ho conosciuto gli anziani che adesso ci hanno lasciato, spesso mi raccontavano di come fosse difficile vivere alla Romagna. Uno dei problemi era proprio la mulattiera, allora percorribile solo a piedi o appunto con il cavallo o il mulo.
Dette case furono costruite proprio grazie a questi animali.
La malta cementizia, i pochi mattoni e gli altri materiali furono trasportati grazie alle bestie da soma.
Le pietre invece, calcare e ardesia, probabilmente veniva trovata sul posto, o meglio nei boschi circostanti e poi trasportate sempre con i muli.
La sabbia non c'era, veniva usata la terra che, impastata alla malta, risultava un discreto collante edile. le travi, i travicelli ecc venivano tagliati sul posto. Anche i tetti venivano coperti in ardesia, solo successivamente si usarono i coppi e gli embrici toscani.


Panoramica del borgo visto dalle pendici del Monte Romagna appena sopra la piazzetta, sullo sfondo il Monte Rotondo con il traliccio dell'alta tensione. A destra si intravede la sommità del Monte Maggiore, uno dei monti piu' alti del circondario.